Sono una persona fortunata: i miei figli stanno bene, sono assieme all’uomo che amo e faccio un lavoro che mi stimola e mi gratifica. Non sempre i soldi che arrivano sono proporzionali alla fatica e all’impegno che ci metto ( a dire il vero quasi mai), ma in quest’italia di merda c’è solo da leccarsi i baffi. Per cui se dovessi chiedere un regalo ad un ipotetico Babbo Natale non mi soffermerei su abiti e accessori ( per quanto se avanza un total look MiuMiu lo prendo volentieri), ma sul futuro.
In questi ultimi anni ho visto distruggere la scuola pubblica, ho visto gli amici partire alla ricerca di un futuro migliore. Ho visto molti di noi perdere la speranza, ho visto gli incapaci nei luoghi di di potere. Ho visto le donne trattate come prostitute di quart’ordine e non ho visto nessun miglioramento sociale relativo a welfare. Il welfare italiano si basa sulla famiglia e sul lavoro delle donne. Ho incontrato giovani donne costrette a fare tre lavori per campare e altre barattare la posssibilità di avere dei figli con una “carriera” che comporta 12 ore al giorno in ufficio e uno stipendio del 40% più basso del corrispettivo maschile .Ho visto amiche che volevano figli e non ci riuscivano dover espatriare per tentare l’inseminazione eterologa. Per questo e per molto molto altro Babbo Natale io un desiderio ce l’avrei. Lo so che punto in alto, ma dammi il Ministero delle Pari Opportunità. Mi accontento di un quarto dello stipendio dell’attuale ministro e se dopo due anni non ho fatto nulla mi mandi a casa con un calcio nel culo. E’ vero, non ho fatto calendari. Ma se è solo questo che serve, in foto vengo piuttosto bene. E poi c’è sempre photoshop.