Arianna Chieli

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Datemi l’urbanista che ha progettato i parchi giochi per i bimbi di Milano. Anzi portatelo in uno dei giardinetti della zona sud , magari verso le 6 del pomeriggio in mezzo a un nugolo di mamme incazzate, che volevamo chiedergli un paio di cosette.
La prima è: ma sei cieco o sei termorepellente? Sei allergico agli alberi? Ti piace prendere il sole in testa a qualsiasi ora?
No perchè questi parchetti del menga non si possono frequentare finchè non va giù il sole! Non c’è un albero manco a pagarlo oro, che sembra di stare a Dubai invece che a Milano. La seconda è: ma se recinti i parchi per i cani, che qui hanno molti più diritti dei bambini, non ti viene in mente che magari potrebbe essere più sicuro mettere, che so, un cancelletto anche per evitare che i pargoli scappino? Poi un quesito sorge spontaneo: chi progetta i parchi giochi, li ha mai frequentati? Io credo di no. Chiunque abbia un nanetto/a sa che il gioco più ambito è l’altalena. Perchè una sola o al massimo 2?
Cosa costa metterne qualcuna in più?!!!
Vorrei tanto vedere il progettista alle 2 del pomeriggio di un’assolata giornata di settembre con suo figlio che vuole andare sull’altalena, ma ce n’è solo una e tutti piangono per andare, intanto passano cani e porci in motorino perchè l’area non è recintata e morire che ci sia mai un vigile (tutti impegnati a dare multe x divieto di sosta)! E cher non ti venga in mente di avere sete, che una fontanella era troppo lusso! Urbanista, sei proprio un cazzone incompetente, lasciatelo dire!

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