Torno a Milano dopo qualche giorno di Umbria e qualche altro di mare. Madonna quant’è difficile. Mi si chiude lo stomaco appena arrivo in questa città puzzolente e caotica. Sto cercando di pensare positivo e di immagazzinare le sensazioni che ho vissuto. Il profumo della terra innaffiata di fresco, l’odore del glicine in giardino, il rumore del mare, la cacofonia dei bambini che giocano in spiaggia. La vita altrove ha ritmi più umani e la giungla di cemento che mi circonda annulla anche la creatività. E non è perchè ero in vacanza. Da casa dei miei ho scritto due articoli..col portatile sulle ginocchia in giardino, circondata da rampicanti di rose e dal chiacchiericcio delle vicine. E’ un altro mood. Che mi fa struggere quando torno, ma non mi ha consentito di restare. Così resto divisa a metà, tra le mie radici e la mia vita quotiidiana. Tra due famiglie che adoro in egual misura. Con la rabbia di essere costretta dal lavoro a vivere in un posto disumanizzante, con una qualità di vita bassa e dei costi sproporzionati. Voglio far presente che, lasciamo stare l’Umbria che è un capitolo a parte, ma Forte dei Marmi è più economica che Milano.
E ho detto tutto